Menu principale:
Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. I prodotti che vengono utilizzati a tal fine contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, e dunque rendendole non più visibili. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.
Denti bianchi come la porcellana non esistono in natura, il colore dei denti è personale, un po' come il colore della pelle, ognuno ha il suo. Il “bianco naturale” dei denti incorpora lievi sfumature sui toni del giallo e del grigio, talora del bruno o del rossiccio, più o meno accentuate, che aumentano d’intensità dal bordo libero al colletto gengivale di ogni singolo dente. I canini, di solito, hanno un colore più carico degli altri.
Gli attuali progressi dell’odontoiatria cosmetica consentono di riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo.
Sbiancamento professionale
Sbiancamento in studio
Lo sbiancamento professionale, eseguito in studio sotto la supervisione del dentista e/o igienista dentale, si effettua mediante applicazione di “gel sbiancanti”, mediamente da 20 a 60 minuti, con concentrazioni elevate di perossido di idrogeno (fino al 40%).
In questo caso, una volta protette le gengive (onde evitarne il contatto), si applica l’agente sbiancante sui denti, veicolato da un gel viscoso “auto attivante”, con conseguente penetrazione del perossido e eliminazione della pigmentazione interna.
Nei casi di sbiancamento di denti con colorazioni più intense o per chi vuole ottenere il massimo risultato sbiancante può essere opportuno un trattamento personalizzato. Si può ripetere la procedura in studio due o tre volte, oppure associare al trattamento alla poltrona il trattamento domiciliare.
Sbiancamento domiciliare
Per il trattamento domiciliare l’Igienista Dentale e l’Odontoiatra, dopo un’accurata visita preliminare volta ad escludere controindicazioni come carie e gengiviti, consegna al paziente speciali mascherine personalizzate in silicone morbido, riproducenti esattamente la forma delle arcate, senza invadere la gengiva, al cui interno va inserita una giusta quantità di gel sbiancante ( di solito perossido di carbammide dal 10% al 16%). Il paziente dovrà indossare le mascherine dalle 4 alle 8 ore tutti i giorni per circa 2 settimane. La durata dell’applicazione giornaliera e la durata del trattamento dipendono dalla concentrazione del prodotto utilizzato e dalla severità della discromia.
Raccomandazioni: durante e dopo il trattamento sbiancante sarebbe opportuno evitare, per almeno 24-
Quanto dura l’effetto dello sbiancamento?
Lo sbiancamento mediamente dura 2 anni. Tale durata è fortemente influenzata dalle abitudini alimentari, dall’igiene orale e dall’attenta esclusione di tutte le situazioni che possono favorire una precoce recidiva del colore.
Quali sono i rischi di un trattamento sbiancante?
Lo sbiancamento dentale professionale attualmente è una pratica sicura per i pazienti, che non altera o rovina lo smalto dei denti. I rischi di un trattamento professionale ben eseguito sono praticamente nulli. Sia l’ipersensibilità che l’irritazione gengivale, potenziali effetti collaterali, si annullano attenendosi scrupolosamente ai protocolli indicati, e comunque, nel caso dovessero verificarsi, sono in genere minimi e transitori. Molti studi hanno rilevato la sicurezza dei trattamenti sbiancanti effettuati con prodotti a base di perossidi per i tessuti duri dei denti.
Le evidenze scientifiche confermano ciò che è nella conoscenza dei Dentisti e degli Igienisti esperti.
Vantaggi del trattamento professionale:
• Visita preliminare per escludere eventuali controindicazioni al trattamento.
• Garanzia di raggiungere il più elevato sbiancamento possibile.
• Un minimo impegno di tempo e pazienza per un massimo risultato.
• Assoluta salvaguardia da spiacevoli effetti indesiderati come eccessiva sensibilità termica e irritazione gengivale.
E i prodotti “fai da te”?
I prodotti “fai da te” hanno una bassa concentrazione di perossido (altrimenti irriterebbero i tessuti molli) e di conseguenza sono molto meno efficaci rispetto ai prodotti professionali. Sebbene dopo ripetute applicazioni, ritenute un po’ scomode dagli utilizzatori, il ritorno allo stato precedente avviene in tempi brevi.
L'apparente vantaggio dei metodi “fai da te” è nel costo, ovviamente più basso rispetto alle più efficaci tecniche professionali. Infatti i potenti prodotti utilizzati in un ciclo di trattamento sbiancante professionale richiedono per il loro utilizzo conoscenze ed esperienza e hanno un costo di base molto più alto rispetto ai prodotti “fai da te” reperibili nelle farmacie e nei grandi magazzini.
Sono efficaci i dentifrici sbiancanti?
Da una recente indagine è emerso che quasi tutti i dentifrici sbiancanti presenti in commercio contengono un’alta percentuale di silice idratata (sostanza abrasiva) e non contengono agenti sbiancanti come perossido di idrogeno o di carbammide. Pertanto possono solo rimuovere le pigmentazioni esterne, ma non sono in grado di togliere le macchie interne allo smalto e pertanto sarebbe opportuno denominare questi dentifrici “paste lucidanti” o “paste abrasive” e non “dentifrici sbiancanti” come invece troviamo sulle confezioni. L’uso quotidiano di questi dentifrici molto abrasivi può facilmente indurre a ipersensibilità dentale, soprattutto se sono presenti colletti scoperti e si associa una tecnica di spazzolamento scorretta e/o troppo energica!